Ostia Levante, raccolta firme per chiedere decoro a via Poggio di Venaco dopo la morte del clochard Aurel Ciukar. 231 adesioni in poche ore.
Un pomeriggio di partecipazione civica e denuncia sociale ha animato i residenti di Ostia Levante, che ieri si sono mobilitati per chiedere maggiore decoro nel quadrante tra via Poggio di Venaco e via Oletta. Oltre duecento cittadini hanno aderito alla raccolta firme, nata a seguito della morte di Aurel Ciukar, clochard trovato senza vita in uno stabile abbandonato. Un episodio che ha scosso l’intero Municipio Roma X, riportando l’attenzione sul degrado urbano e sull’assenza di controlli nelle aree più fragili.
La raccolta firme dei cittadini di Ostia Levante
La mobilitazione ha preso forma dalle ore 16, con un banchetto posizionato all’incrocio tra via Poggio di Venaco e via Desiderato Pietri, un luogo simbolico perché proprio lì, pochi giorni fa, è stato ritrovato senza vita il settantenne Ciukar.
L’iniziativa ha ottenuto subito grande partecipazione: in appena un’ora e mezza sono state raccolte 150 firme, fino a superare quota 231 adesioni dopo le 18. Un risultato che i promotori hanno definito “storico” per la zona, segno di una comunità pronta a reagire e a chiedere risposte concrete all’Amministrazione.
La presenza di Mauro Delicato
Tra i primi firmatari della petizione figura Mauro Delicato, presidente dell’associazione Giustizia X Ostia, che da mesi denunciava le condizioni disperate in cui viveva il clochard.
Delicato, dopo aver espresso cordoglio e indignazione, ha ribadito che la vicenda di Aurel non può finire sotto silenzio: «La politica e le istituzioni devono chiarire le negligenze attorno a questo caso, perché la dignità di una persona non può essere cancellata dall’indifferenza».
La politica di Ostia si mobilita
La raccolta firme non è passata inosservata sul piano politico.
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Movimento 5 Stelle: presenti l’ex presidente del Municipio Roma X Giuliana Di Pillo e, a distanza, il consigliere Alessandro Ieva, che ha espresso sostegno telefonico.
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Forza Italia: sul posto il consigliere comunale Francesco Carpano, l’ex vicepresidente municipale Renzo Pallotta e il dirigente romano Marco Mambor.
In Campidoglio, il gruppo azzurro ha inoltre presentato un’interrogazione al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessore al Patrimonio Andrea Tobia Zevi, chiedendo chiarimenti sulla gestione dello stabile abbandonato.
Emergere di nuove verità sulla morte di Ciukar
La morte di Aurel Ciukar ha sconvolto i cittadini e sollevato molti interrogativi.
Secondo testimonianze raccolte tra i residenti, il clochard non sarebbe stato visto dal 14 settembre, data in cui non si era presentato a ritirare gli aiuti delle associazioni caritatevoli. Quando la Polizia di Stato ha ritrovato il corpo, l’uomo era probabilmente morto già da almeno dieci giorni.
Le prime indiscrezioni parlano di un aggravamento delle condizioni di salute, forse legato a una malattia polmonare peggiorata con le piogge di inizio settembre. Uno scenario che rende ancora più drammatica la sua solitudine e l’assenza di supporto istituzionale.
Degrado urbano e richieste dei residenti di Ostia
Il caso Ciukar ha rappresentato la scintilla che ha acceso il malcontento dei residenti. L’area di via Poggio di Venaco e via Oletta è infatti segnata da stabili fatiscenti, rifiuti e incuria che da anni ne compromettono la vivibilità.
Con la raccolta firme, i cittadini chiedono:
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bonifica delle aree abbandonate;
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maggiore presenza delle istituzioni sul territorio;
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interventi per restituire decoro e sicurezza a un quadrante che si sente dimenticato.
Verso una risposta istituzionale?
Ora l’attenzione si sposta sul Municipio Roma X e su Roma Capitale. La petizione sarà protocollata nelle prossime ore e consegnata all’amministrazione, affinché dalle firme non resti solo un gesto simbolico, ma l’avvio di un percorso concreto di risanamento.
Il destino di via Poggio di Venaco, e la memoria di Aurel Ciukar, diventano così un banco di prova per la politica locale, chiamata a dare risposte immediate e credibili.


