Automobili vandalizzate sul lungomare di Ostia

Ostia da dimenticare, dai vip sul lungomare alla città in balia dei vandali

Daniele De Rossi non basta a far cambiare la nomea di Ostia: sul territorio manca la classe politica e dilaga la trascuratezza per le strade

L’acquisto dell’Ostiamare da parte di Daniele De Rossi, è tornata a far respirare mediaticamente il territorio di Ostia per un paio di giorni. Sui social finalmente si faceva luce su un fatto positivo, riportato dai maggiori canali di comunicazione e che soprattutto facevano dimenticare almeno per un attimo le demonizzazioni sul mare lidense. Un attimo di respiro però, perché l’impegno di un singolo non può portare avanti una città di quasi 100 mila abitanti e con una classe politica perlopiù inesistente. Dove manca l’Amministrazione, come ovvio, alle lunghe rispuntano i problemi come funghi.

Ostia da dimenticare: Daniele De Rossi non basta a superare i problemi di un territorio

Con alcuni politici locali, durante la conferenza stampa dell’Ostiamare al Cineland, riflettevo: “Se le persone denunciassero i problemi di Ostia come hanno accolto De Rossi in questi giorni, molto probabilmente avremmo risolto almeno la metà dei nostri problemi territoriali”. L’ex capitano della Roma è la notizia che ha fatto battere il cuore, magari ridando auge a un fatto cui nessuno dava più peso o sperava: “Anche nel X Municipio possono avvenire belle cose dopo la testata a Daniele Piervincenzi”.

Resta però un fatto, tangente: le singolarità non possono cambiare la città. In tal senso, serve come la collettività porti il proprio contributo verso il miglioramento di Ostia. Svolga un dovere civico attivo all’interno del proprio quartiere, compatibilmente con gli impegni che ogni persona può avere tra lavoro e famiglia. Funga da vedetta per monitorare l’andamento delle nostre zone, ma soprattutto segnalare ciò che non va.

La necessità di battersi contro il degrado

Parlando questo weekend con uno storico Presidente di un Comitato di Quartiere lidense, ci siamo imbattuti nel discorso sui mercatini nomadi di Ostia: via delle Sirene e viale della Vittoria, proprio sotto la storica Torre Acea. Entrambi ci siamo trovati d’accordo di come, i due episodi ormai normalità sul territorio lidense, siano la fotografia emblematica come non funzioni nulla sul piano della politica locale e soprattutto su chi dovrebbe vigilare costantemente affinché tali situazioni non si ripetano. Un crescente fenomeno di degrado, tra vendita di ciarpame, oggetti di dubbia provenienza e ultimamente anche pezzi di carrozzeria provenienti da qualche automobile vandalizzata sulle nostre strade.

Ostia da dimenticare: un territorio turistico privo di sicurezza

I problemi di Ostia, agli occhi di qualsiasi cittadino con un minimo di coscienza, appaiono interconnessi. Ecco allora come il degrado e la trascuratezza, di conseguenza, richiamano la mancanza di sicurezza. Baby gang all’opera, vandali che spaccano le macchine per divertimento, piazze di spaccio, rapine e aggressioni. La realtà che più di qualcuno percepisce a Ostia Ponente, dove su via Isole del Capo Verde un vandalo si fa un’intera fila di automobili posteggiate nei pressi di Santa Monica nella notte del weekend. Episodi ormai abituali, a detta di qualcuno, anche sotto i balconi di viale delle Repubbliche Marinare. Danni alle vetture e vetri in terra ci sono, ma nessuno sembra denunciare un fenomeno dalla portata molto preoccupante.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Focus!

Potrebbero anche interessarti: