Una bomba sociale rischia di esplodere alla Nuova Ostia, nel X Municipio: i proprietari delle Case Armellini chiedono lo sfratto di oltre mille persone
Tira aria pesante alla Nuova Ostia, dove i residenti delle Case Armellini non hanno certezza nel futuro. Da una parte la fatiscenza delle palazzine con vista lungomare Duca degli Abruzzi, dall’altra l’ipotesi di sfratto per una contesa spinosa tra la ditta proprietaria della struttura e lo stesso Comune di Roma. Una vicenda che sembra annunciare una bomba a orologeria sul piano sociale e soprattutto dell’emergenza abitativa, con almeno mille famiglie che potrebbero perdere nel prossimo futuro le proprie abitazioni e rischiare di finire in mezzo alla strada.
Case Armellini tra degrado e sfratti: un’emergenza sociale a Nuova Ostia
Il rischio di un disastro, sul piano sociale e strutturale, è discusso ormai da decenni riguardo le Case Armellini. Come ci dicono le carte processuali, la società proprietaria della struttura rivendica l’opzione di riappropriazione degli immobili all’interno della Nuova Ostia, in una sentenza che oltretutto condanna la linea politica condotta dal Comune di Roma negli anni: la realtà comunale, fino a oggi, ha sempre occupato abusivamente questi locali.
Oltre mille residenti in bilico tra paura e certezza
La riappropriazione dei locali da parte della ditta proprietaria dei palazzi, nel concreto, significa mettere fuori casa una stima di oltre mille persone. Una situazione che in primis gli stessi residenti sperano di scongiurare nel prossimo futuro, in una battaglia dove però sanno di non poter combattere da soli in questa vicenda. Quelli che potrebbero essere definiti come scudi sociali anche per trovare una sistemazione alternativa nel futuro, dovrebbero partire dal Comune di Roma: iniziative che però, negli ultimi anni, non si sono mai viste concretamente e tantomeno con un interesse del sindaco Roberto Gualtieri all’immenso problema.
Forza Italia scrive a Gualtieri: “Serve chiarezza e una piano per le famiglie di Nuova Ostia”
Le Case Armellini, ormai da diversi anni, sono un tema molto discusso all’interno dell’Aula “Massimo Di Somma” e il Consiglio del X Municipio. Ora, attraverso l’interesse del gruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Roma, la tematica nel concreto arriva anche all’interno dell’Aula “Giulio Cesare” in Campidoglio. In una vicenda sollevata dall’attivista lidense Mauro Delicato, la questione è stata attenzionata dai consiglieri forzisti Rachele Mussolini e Francesco Carpano.
Come ribadisce la lettera indirizzata al Sindaco e con protocollo RQ/10911 del 22 maggio 2025, gli eletti di Forza Italia ricordano il seguente punto: “Nelle case ERP della M.E. SRL a Nuova Ostia, vivono migliaia di persone. E’ compito della Pubblica Amministrazione provvedere alla gestione degli immobili destinati all’Edilizia Residenziale Pubblica non di proprietà di Roma Capitale, ma condotti in fitto dall’Amministrazione Pubblica.
La lettera chiede al Sindaco di Roma, inoltre, di relazionare sulla questione delle Case Armellini, così da fare una piena chiarezza dopo anni di Consigli e soprattutto delle preoccupanti voci che hanno raggiunto i residenti. Resta come, proprio questi cittadini che affacciano sul lungomare Duca degli Abruzzi, sono la parte lesa all’interno della vicenda: condizione dove, la stessa Giunta di Roberto Gualtieri, dovrebbe cominciare a spiegare l’intrigata ragnatela legata alla vicenda. Ma soprattutto, in una condizione non ultima e meno importante, quali condizioni abitative offre il Comune per le oltre mille famiglie coinvolte nella situazione.
Stabili pericolanti e balconi crollati: la manutenzione è un miraggio
Se la parte burocratica preoccupa i residenti, un altro timore arriva anche dall’attuale stato di queste abitazioni. Affacciandoci dal lungomare Duca degli Abruzzi, all’altezza del Porto di Ostia, è possibile osservare come i balconi siano polverizzati dalla mancanza di una costante manutenzione. Alcune parti sono letteralmente “volate via” coi maltempi che si sono abbattuti sul territorio di Ostia nei mesi precedenti, mentre altre importanti componenti hanno ceduto e sono precipitate giù nei cortili condominiali o su strada.