Luca Morisi e la droga: usata una tragedia umana per attaccare la Lega

VERONA – La vicenda di Luca Morisi è una tragedia umana, che per l’ennesima volta però pieghe più politiche per attaccare un determinato personaggio e partito: in questo caso, Matteo Salvini e la sua Lega.

Se Morisi non fosse stato l’ideatore della “Bestia” comunicativa di Salvini, probabilmente nessuno si sarebbe interessato alla sua dipendenza da droghe o addirittura alla sua possibile attività di spaccio. Eppure, oggi l’ex responsabile alla comunicazione leghista paga lo scotto di un’appartenenza politica, oltretutto considerata “sbagliata” agli occhi di pennivendoli al servizio di questo o quel giornale.

Se si vuole disintegrare umanamente una persona, tante testate italiane ci stanno riuscendo… e anche alla grande. Nessuno nega gli errori di Luca Morisi (peraltro anche ammessi attraverso i suoi social network), come nessuno nega il fatto che la Giustizia debba fare il suo corso: farlo anzitutto dando delucidazioni sulle azioni del comunicatore; le motivazioni che lo hanno spinto a fare ciò; come questa storia è venuta fuori e se tali dinamiche hanno – visto l’attività di spaccio – rovinato la vita a una o più persone. Una verità molto diversa da quella riportata dall’Espresso o La Repubblica, che hanno creato articoli per strappare qualche like dell’elettorato di Centrosinistra e fomentare ulteriormente un clima di odio politico in vista delle elezioni del 3 e 4 ottobre.

Una “verità giornalistica” che perde il contatto con la realtà, raccontando un Morisi come “Lega” nonostante le sue dimissioni. Una “verità giornalistica” che etichetta un intero partito come vicino alla droga per questo fatto, mettendo in mezzo anche la presunta “doppia morale” di un leader politico come Matteo Salvini. Ma anche qui la realtà è diversa: da una parte c’è un Segretario di partito che chiede alla Giustizia di indagare sul caso Morisi; dall’altra l’uomo Matteo Salvini che tende la mano a un amico, colpevole di aver fatto un grave errore e che oggi sta visibilmente male per tutto ciò.

Il caso Morisi fa uscire tutto il peggio della politica italiana: la mancanza di tatto verso la vicenda; giornalisti che da avvoltoi riportano un fatto solo per sfregio politico; il giocare su un dramma personale.

Eppure, io immagino che una persona così non vorrebbe la luce dei riflettori in momenti simili… anzi, non vorrebbe proprio comparire da nessuna parte, così da combattere intimamente i propri demoni e capire il peso dei propri presunti errori!

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