Finto agente immobiliare a viale dei Promontori

L’ombra delle occupazioni a Ostia, si fingono agenti immobiliari per trovare appartamenti sfitti

Il nuovo inganno per occupare le case e gli appartamenti sul territorio di Ostia: si fingono agenti immobiliari per verificare locali sfitti o disabitati

Qualcuno vuole provare a occupare gli appartamenti sul territorio di Ostia. Dopo diversi episodi avvenuti all’interno delle case ATER nella zona lidense, alcuni soggetti starebbero provando a vedere delle case sfitte anche tra i condomini privati. I soggetti si presenterebbero come agenti immobiliari, citofonando a diverse famiglie o guardando i balconi chiusi per capire quali locali siano sfitti. Un lavoro certosino portato avanti, almeno al momento, tra i quadranti di Ponente e Lido Nord.

Il fenomeno dei finti agenti immobiliari alla ricerca di case disabitate a Ostia

L’ultima vicenda, di un fenomeno che però sta sempre più prendendo piede sul territorio lidense, è avvenuta in un condominio di viale dei Promontori. Come raccontato su Ostia Informa, un uomo avrebbe suonato a un campanello di un’abitazione apparentemente sfitta intorno alle 19 di venerdì: dietro al citofono, per sua grande sorpresa, si è trovato i legittimi proprietari. Una coppia di lavoratori, che per motivi professionali lasciano l’abitazione la mattina presto e ci tornano a sera inoltrata.

La giustificazione goffa del presunto agente immobiliare

Preso alla sprovvista dalla risposta al citofono, l’uomo avrebbe provato a giustificarsi per aver citofonato alla famiglia. Prima avrebbe accennato di lavorare per un’agenzia immobiliare, cambiando poi dopo qualche tempo la versione e presentandosi come un pittore. Da qui le testuali parole: “Signora vedevo da giorni sempre chiuso, credevo questa casa fosse in affitto”. Ovviamente, non c’era nessun tipo di locandina che potesse dare minimamente idea di tale situazione, sia per quella casa e anche per gli altri appartamenti della scala.

Un fenomeno da monitorare su Ostia: gli altri episodi

La vicenda di via dei Promontori, in questo senso, spinge la cittadinanza a stare molto attenta con chi bussa al citofono o alla porta di casa. Come ci arriva da una seconda segnalazione, poche settimane fa e durante la domenica mattina, un altro agente immobiliare sospetto è stato trovato nelle palazzine bianche di via Tancredi Chiaraluce: l’uomo è stato avvistato mentre guardava attentamente i balconi chiusi sul lato della Pineta delle Acque Rosse, prendendo appunti di quegli appartamenti con le tapparelle chiuse.

Un residente, insospettito dell’atteggiamento dell’uomo peraltro in un’area chiusa al pubblico, ha cercato di vedere chi effettivamente fosse il soggetto. Alle domande del cittadino, il soggetto sarebbe andato subito in difficoltà: si sarebbe presentato dando due diversi nomi durante la conversazione, oltre a non saper dire effettivamente per quale agenzia lavorasse. Risposte che hanno allarmato il residente, che ha fatto allontanare il presunto malintenzionato dicendo come avrebbe chiamato le forze dell’ordine.

Gli insospettabili ripresi mentre compiono un furto in appartamento

Se i tempi consigliano ai cittadini di essere diffidenti verso chi non si conosce, la cronaca evidenzia anche la necessità di migliorare la sicurezza all’interno delle proprie case. Sempre nelle settimane scorse, degli insospettabili hanno compiuto un furto in appartamento durante le ore della mattina, fingendosi anche in quest’occasione come agenti immobiliari e venendo immortalati dalle telecamere di una casa mentre mettevano in piedi il furto ai danni di una famiglia.

La vicenda si è svolta nei pressi di un noto store per casalinghi su via dell’Appagliatore, dove una donna ha ripreso la presenza di due sconosciuti all’interno della propria dimora. Gli uomini, giovani e vestiti alla moda, anche in quest’occasione si erano presentati come agenti immobiliari. Peccato poi entrassero nelle case, sfitte e non, per compiere furti e raggiri ai danni di poveri condomini mal capitati in quel frangente. Una vicenda che, coi due soggetti “insospettabili”, li ha visti colpire nel giro di una mattinata lo stesso condominio per più di 5/6 volte. Una situazione dove hanno agito in grande tranquillità, ma soprattutto non dando nell’occhio fino alla visione dei contenuti prodotti dalle telecamere a circuito chiuso.

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