Il gruppo di Forza Italia nel X Municipio denuncia i raid vandalici presso l’ex stabilimento balneare Faber Village di Ostia
Beni confiscati alla criminalità organizzata sul territorio di Ostia e poi lasciati senza custodia dallo Stato italiano. E’ quello che paradossalmente sta accadendo sul lungomare lidense, dove ormai da diverse settimane arriverebbero continue segnalazioni di vandali in azione all’interno dell’ex Faber Village. La struttura, confiscata per l’ennesima infiltrazione criminale, oggi non vedrebbe più la guardiania e qualcuno avrebbe devastato gli interni in dinamiche ancora pienamente d’accertare.
Degrado sulle spiagge di Ostia: la situazione al Faber Village
La situazione che si sta presentando all’interno dello stabilimento lidense, in questi giorni, è stata sollevata dal gruppo di Forza Italia nel X Municipio e il loro coordinatore Gianni Galatà. La struttura è facilmente violabile provenendo dal bagnasciuga e la strada, in una situazione dove i cittadini avrebbero individuato in numerosi frangenti delle persone o dei ragazzi all’interno dello spazio chiuso. Tutto peraltro in un’area pericolosa, considerata la presenza di vetri rotti e fili elettrici scoperti in più punti.
Le condizioni in cui versa l’ex stabilimento lidense
Clochard, ignoti e forse la furia di qualche baby gang che vuole compiere atti vandalici per combattere la noia. Succede tutto ciò allo stabilimento sul lungomare Paolo Toscanelli, coi residenti che dalla metà di gennaio hanno segnalato numerose criticità. Oggi la struttura vede le porte sfondate, le cabine aperte, ma anche una razzia di tavoli, lettini e sedie. Dal 18 gennaio, inoltre, nelle ore notturne sarebbero partiti raid contro la struttura, che hanno danneggiato le vetrate nell’area adiacente al bar e varie attrezzature presenti nello spazio.
Degrado sulle spiagge di Ostia: la lettera di Forza Italia
Il Faber Village di Ostia avrebbe meritato un miglior destino, soprattutto come struttura confiscata alle attività criminali del litorale. Galatà in queste ore ha scritto una lettera alla “Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”, proprio riportando il grave stato di abbandono in cui versa la struttura balneare e chiedendo l’immediato intervento dello Stato per mettere in sicurezza lo spazio.