L’ATI Nuova Socialità-Agorà firma un documento comunale sul decoro di Piazza Anco Marzio: Fratelli d’Italia chiede chiarezza a Roma Capitale sull’episodio
Se l’ultimo documento su Piazza Anco Marzio avrebbe fatto irritare numerosi cittadini e commercianti, le sorprese sulla lettera del PUA non smetterebbe di regalare sorprese. Dopo un attento studio del protocollo, è emerso come il documento comunale sia cofirmato da una società privata, che peraltro ha interessi con i servizi dedicati all’inclusione dei meno fortunati. Un’anomalia forte all’interno dell’atto pubblico, con il consigliere Giuseppe Conforzi (Capogruppo di Fratelli d’Italia in X Municipio) che chiederà subito chiarezza all’Amministrazione del Municipio ostiense.
Le anomalie sul documento di Piazza Anco Marzio
Le anomalie sono apparse nel protocollo n° 173297 del 25 novembre (leggi qui), con i funzionari assistenti sociali del PUA che relazionano lo stato di piazza Anco Marzio. L’ambiguità si creerebbe con la firma della signora Sara Ricci, assistente sociale in carica a una società esterna: la cooperativa “ATI Nuova Socialità-Agorà”. Realtà che, se probabilmente svolge un ruolo di consulenza sul piano dell’emergenza abitativa nel X Municipio, non può certo firmare atti pubblici del Comune di Roma Capitale.
Il conflitto d’interessi sull’assistenza all’emergenza abitativa
Com’è sarebbe visibile su Internet, la società eroga dei servizi di assistenza su diversi Municipi di Roma: tra questi anche il X Municipio. La pagina web evidenzia altre particolarità, come “l’offerta di servizi sociali ai fini di solidarietà sociale e promozione della persona umana“. Se non bastasse, la cooperativa persegue la missione d’integrazione sociale ai cittadini, attraverso l’erogazione di servizi socio-sanitari ed educativi. Questo portando avanti dei valori, quali l’integrazione, la partecipazione, la responsabilità sociale collettiva, la promozione umana, la convivenza nonostante le diversità, l’universalità dei diritti, la territorialità e l’autodeterminazione.
Il caso di Piazza Anco Marzio finisce in X Municipio
Sull’anomalia si pone l’attenzione del consigliere Conforzi, che adesso chiede chiarimenti alla Direzione del X Municipio e la Giunta del presidente Mario Falconi. “Questa società persegue interessi privati legati all’integrazione sociale e all’erogazione di servizi socio-sanitari ed educativi. È evidente il conflitto d’interesse nella lettera indirizzata al Direttore della Direzione Socio Educativa: queste risposte sono di competenza esclusiva dei funzionari del Comune di Roma Capitale, non di consulenti esterni all’Amministrazione. Porteremo il caso in Commissione Trasparenza per capire a quale titolo una società esterna abbia firmato un atto amministrativo. Vogliamo vederci chiaro“.