Le borseggiatrici continuano a operare incontrastate sulla Metro B e la Metromare di Roma: in gruppo colpiscono nella stazione di Basilica San Paolo
Col Giubileo, qualche pendolare si sarebbe aspettato il rafforzamento della sicurezza all’interno delle stazioni metropolitane di Roma. Un’aspettativa che si è rivelata inconcludente, con borseggiatori e borseggiatrici che ormai pullulano in ogni stazione capitolina, ma soprattutto creano il panico tra furti, violenze e dispetti. In ultimo alla stazione metropolitana di Basilica San Paolo, dove un gruppo di borseggiatrici ha compiuto razzie ai danni di pellegrini e studenti universitari nella giornata di ieri.
Le borseggiatrici di Roma creano il panico alla stazione metropolitana
Sono le 12:20 di ieri, quando un centinaio di cittadini si riunisce sulla banchina centrale della stazione di Basilica di San Paolo. Molti aspettano il treno della Metromare verso Ostia, programmato alle 12:28, mentre alcune scolaresche attendono il passaggio del convoglio della Metro B per dirigersi verso il Centro Storico. In una gran confusione, a pochi passi dall’ingresso ai binari, staziona il primo gruppo di borseggiatrici: tre ragazze vestite di scuro e con una borsa nera a tracolla, che cominciano ad avvicinarsi pericolosamente ai turisti e le loro borse.
Non sono le uniche presenti, almeno a quell’ora, all’interno della banchina ferroviaria. Sono almeno 12 le ragazze avvistante intorno all’ora di pranzo in prossimità dei binari, con due gruppi che si stazionano in diverse aree della banchina: due nomadi si avvicinano alle panche centrali, dove tre signore si sono sedute in attesa del proprio treno; un restante gruppo si aggira tra chi attende il mezzo della Metro B, nel tentativo di mettere le mani in tasca a qualche malcapitato o aprire una borsa a qualche pendolare distratto.
I raid predatori nella stazione di Basilica San Paolo
Le ragazze hanno uno stratagemma preciso per lavorare, muovendosi incontrastate in lungo e in largo per la banchina. Una giovane preleva il portafoglio o l’oggetto sottratto alla vittima, fuggendo poi subito per le scale una volta preso il bottino al malcapitato utente di Atac o Cotral. Per evitare reazioni di resistenza da parte delle vittime, la giovane si muove puntualmente in sinergia di altre complici: solitamente due o tre coetanee, immerse anche loro in questo giro d’illegalità profusa sui binari della Metro B e la Metromare.
Chi sono le borseggiatrici attive nell’VIII Municipio di Roma?
Probabilmente volti già visti tra i video dei vari creator che girano tra Instagram e TikTok. Il gruppo di ladruncole sarebbe composto da ragazze giovanissime, probabilmente addirittura minorenni. Gran parte di loro, almeno ieri, era di chiara origine nomade. E’ plausibile, però, che il gruppo veda la partecipazione anche di altre ragazze di diversa etnia, forse leggermente più grandi d’età, provenienti probabilmente dall’Europa dell’Est e che a Roma vivrebbero di questi espedienti sui mezzi pubblici.
La speranza di una Capitale più sicura per il Giubileo naufraga
Sentendo i cittadini, le aspettative erano altre per il Giubileo. Si aspettavano una maggiore sicurezza anzitutto nel quadrante della Basilica di San Paolo Fuori le Mura, in particolare poi su uno dei canali più frequentati per arrivare al sito storico e religioso: la stazione ferroviaria, distante appena 400 metri a piedi e che soprattutto oggi si vede come principale accesso nei tour di pellegrinaggio per l’Anno Santo e la morte del Papa.
Tutto questo senza contare gli studenti universitari, che frequentano i diversi Dipartimenti dell’Università degli Studi di Roma Tre nei pressi della fermata metropolitana. Per un importante evento dell’Ateneo romano, le borseggiatrici ieri hanno preso di mira soprattutto i diversi universitari che avevano la necessità di muoversi in Metro verso l’ora di pranzo. Ragazzi che, vedendo le ladruncole sulla banchina, in più occasioni hanno cominciato a urlare “pickpocket”: un modo per evitare i borseggi ai danni di turisti e scolaresche, ma anche per provare ad avvertire la sicurezza interna alla stazione ferroviaria.