Il X Municipio di Roma sembra essersi dimenticato del Parco Pietro Rosa di Ostia: l’area verde in balia di spazzatura, vetri rotti e tossicodipendenti
Con l’imminente stagione estiva, qualcuno sperava in una riqualificazione graduale di Ostia. Almeno per le principali aree della cittadina sul mare, con molte zone che sono presenti a poche centinaia di metri dal lungomare e la spiaggia dove passano intere giornate i bagnanti. Come ci mostrano le attuali condizioni del parco Pietro Rosa, la situazione vede un decadimento sempre più pressante: la famosa area verde è in balia dell’abbandono e i rifiuti, nel totale disinteresse delle istituzioni locali.
Giardini pubblici nel degrado a Ostia: cosa accade a Lido Centro
Da diversi mesi segnaliamo le condizioni non proprio ottimali di Pietro Rosa (ribattezzato parco XXV Novembre 1884), in balia di un crescente degrado e un fenomeno che non viene per nulla monitorato adeguatamente. Nonostante parliamo di una zona centrale del litorale lidense, l’area verde da tempo rappresenta un polo di abbandono: scritte volgari e di stampo politico compaiono sui muretti posizionati sul perimetro, oltre alla spazzatura all’interno dell’area verde.
Il Parco Pietro Rosa diventa lo sfogatoio per movimenti politici radicali
Se non fa notizia la spazzatura che ormai vive all’interno dell’area verde, non passano inosservate le scritte politicizzate che vengono affisse con pesanti imbrattamenti tramite bomboletta spray, vernici o pennarelli. Movimenti legati all’estrema destra e all’estrema sinistra, quasi ogni notte, si lanciano pesanti provocazioni: momenti dove spesso emergono parole volgarissime, ma anche gravi insulti a singole persone che sono vicine a questi mondi della politica lidense.
Il X Municipio si è dimenticato del parco di Ostia
Le scritte volgari, che qualche volta vengono cancellate con bomboletta spray scura, sono solo uno dei molteplici problemi della zona. Come si nota dall’erba incolta ripresa dal gruppo Facebook di Ostia Informa, il X Municipio sembra essersi completamente dimenticato della gestione di questo spazio. Un’area sporca e poco curata, nonostante la stessa realtà municipale in svariate occasioni ha usato lo spazio di Pietro Rosa per eventi sociali patrocinati anche dal Comune di Roma.
In un cortocircuito istituzionale molto forte, neanche gli sforzi di alcuni volontari della zona può oggettivamente tamponare le superficialità amministrative dell’attuale Giunta condotta dal presidente Mario Falconi. Diversi cittadini, riguardo l’area del parco XXV Novembre 1884, hanno scritto delle sollecitazioni all’Assessorato all’Ambiente locale: nonostante le segnalazioni, spesso accompagnate dalle raccolte firme, nulla però si è mosso con la macchina amministrativa volta a ripulire e riqualificare questo spazio.

Un’area verde in balia degli sbandati durante la notte
Un problema che preoccupa maggiormente i residenti della zona, è quello legato alla presenza degli sbandati all’interno dell’area verde durante tutte le ore del giorno. Secondo i racconti dei cittadini, i clochard userebbero il parco per venirsi a ubriacare, bevendo da bottiglie di vetro che il più delle volte finiscono in frantumi per terra. Cocci pericolosi per tutta la cittadinanza, con le schegge che potrebbero potenzialmente ferire i tanti bambini che frequentano la zona o gli animali a passeggio coi propri padroni.
Consumo di alcol, che come abbiamo visto, non si limita solamente ai senzatetto della zona. Molti giovani, durante le ore notturne, verrebbero a consumare alcol e droghe all’interno dell’area verde. Forse nascosti da occhi indiscreti, qui alcuni soggetti consumerebbero bottiglie di vodka, superalcolici o vino, evitando poi di ripulire lo spazio e lasciando l’area in uno stato di porcile per gli occhi dei fruitori abituali la mattinata dopo.
La presenza delle siringe lancia un concreto campanello d’allarme
Il costante decadimento del parco Pietro Rosa, nel tempo, rischia di legittimare numerosi episodi di grave degrado all’interno della sua area. Come immortalato dalle diverse siringhe sporche di sangue nell’area verde, molti tossicodipendenti utilizzano questo spazio cittadino per iniettarsi sostanze stupefacenti in maniera endovenosa e lontano dagli occhi delle forze dell’ordine nelle ore notturne: uno spettacolo che ci riporta alle immagini di Ostia in “Amore tossico”, peraltro in fenomeni che le istituzioni dovrebbero contrastare con forza per evitare tragedie.