Ad Anzio, falsa volontaria chiede soldi in spiaggia per una presunta causa contro la violenza sulle donne. Attenzione alla truffa a Lavinio.
All’interno dell’emergenza sicurezza che sta interessando il territorio di Anzio, e che nei giorni scorsi ha spinto anche il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, a intervenire, non mancano episodi di raggiri ai danni dei cittadini. Una truffa in piena regola è stata segnalata sulle spiagge di Lavinio, dove una donna si aggirerebbe chiedendo donazioni in moneta per una presunta associazione contro la “violenza sulle donne”. Secondo i racconti dei cittadini, la donna non accetterebbe un rifiuto, arrivando a pretendere i soldi con modi aggressivi e arroganti, per poi utilizzarli presumibilmente per fini personali.
La nuova truffa sulle spiagge di Anzio: “Una moneta contro la violenza sulle donne”
Il racconto della vittima: come è avvenuta la truffa
A denunciare l’accaduto è la signora Silvia (nome di fantasia per tutelarne l’identità), attualmente in vacanza a Lavinio. Era in compagnia di un’amica quando una donna si è avvicinata chiedendo una donazione per una causa benefica legata al contrasto della violenza sulle donne. La truffatrice ha subito colpito le due turiste per il suo aspetto trasandato: in carne, piena di tatuaggi e con una vistosa rasatura tra i capelli raccolti. Un’immagine che, secondo Silvia, non ispirava fiducia.
La donna pretendeva una donazione minima di 3 euro, promettendo in cambio un braccialetto in plastica. Nonostante i primi rifiuti, le due amiche hanno notato un atteggiamento sempre più insistente e invadente. La “volontaria” avrebbe perfino tentato di ostacolare fisicamente il loro passaggio pur di ottenere del denaro.
Il gesto dell’amica: una piccola donazione senza braccialetto
Le due donne si sono sentite bloccate in una strada deserta, sole con la truffatrice. Per evitare problemi peggiori, l’amica di Silvia ha aperto il portafoglio e ha consegnato 4 euro in monete. La donna ha afferrato rapidamente i soldi senza lasciare alcun braccialetto, allontanandosi subito dopo e facendo perdere le proprie tracce. Un comportamento che lascia intendere come quei soldi non finiranno mai a una vera associazione benefica.
La truffatrice è già nota nel territorio di Anzio
Il legame con una comunità nomade e i campi abusivi
La vicenda è rimbalzata velocemente tra i residenti, specialmente all’interno del gruppo Facebook “Sei di Lavinio se…”, dove molti utenti hanno riconosciuto nella truffatrice una figura già nota. Secondo diverse testimonianze, si tratterebbe di una nomade che da tempo gira tra stazione e spiaggia mettendo in atto raggiri simili. Con l’arrivo dell’estate, avrebbe concentrato la sua attività anche sulla zona del lungomare.
Una residente ha raccontato che dietro questi raggiri vi sarebbe un gruppo più ampio legato a una comunità nomade. Le persone coinvolte arriverebbero ogni mattina con il treno, scendendo a Lavinio Stazione e causando disagi nella zona. Le testimonianze parlano anche di un campo abusivo nella zona di Anzio, da cui partirebbero per colpire le località balneari limitrofe e fare incetta di denaro con truffe ben collaudate.
L’emergenza sicurezza a Lavinio: le istituzioni di Anzio intervengono
I piani per aumentare il controllo e contrastare il degrado
La vicenda si inserisce in un contesto di crescente allarme per la sicurezza, in particolare nella zona della stazione di Lavinio. Nei giorni scorsi il Sindaco di Anzio ha incontrato il Prefetto Giannini, ottenendo la promessa di un rafforzamento dei servizi di monitoraggio sul territorio. L’obiettivo dichiarato è rendere più sicura e vivibile l’area ferroviaria, contrastando i gravi fenomeni di degrado urbano denunciati a più riprese dai cittadini. Si parla di episodi legati a persone sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, che giornalmente creano pericoli per gli utenti che utilizzano il servizio ferroviario e loro stessi. Proprio nei giorni scorsi, come ricorderete, una giovane donne è stata salvata dopo essere finita sui binari del treno in uno stato di confusione mentale.