Amici 22, gli allievi sniffano noce moscata. La programmazione Mediaset dannosa per i più giovani

Io ho sempre guardato con disgusto i programmi di Maria De Filippi e di quasi tutto il palinsesto Mediaset, facendo delle piccole eccezioni solo in quegli spettacoli come “Striscia la Notizia, oppure quelli condotti da Gerry Scotti e Paolo Bonolis.

Ora però rimbalza la notizia clou, destinata ad assestare il definitivo colpo del KO per i programmi Mediaset agli occhi di persone con coscienza e che ripugnano il trash. Infatti, nella notte di Capodanno gli allievi di Amici 22 avrebbero sniffato noce moscata, per dare un benvenuto all’insegna dello sballo al 2023. Un grave gesto che ha portato conseguenze su tutti i ragazzi protagonisti della faccenda, che dopo la “sniffata” hanno avuto un malore e richiesto l’intervento dei sanitari.

Sia chiaro, con Maria De Filippi non mi meraviglia più nulla. Nel 2008 sfornò quel fenomeno di Karina Cascella, passata alle cronache per il famoso vibratore bloccato nel suo posteriore. Poi una nomea di “palloni gonfiati” che si sono alternati da “Uomoni & Donne” negli ultimi 15 anni, facendo diventare ignoranti palestrati come modello televisivo per i più giovani.

Non ultimo, il siparietto di Valentina e Stefano a “C’è Posta per Te”. La moglie schiava che tradisce il marito, che poi ritorna in ginocchio da lui e ora ci concepisce un quarto figlio: un insulto televisivo a tutte quelle donne che combattono per le parità di genere e contro il femminicidio.

In una televisione che avrebbe più bisogno di Alberto Angela e la parola “CULTURA”, ci ritroviamo Alfonso Signorini, Barbara d’Urso e Maria De Filippi a crescere i nostri giovani. Ragazzi che assorbono come spugne lo schifo televisivo, in un’epoca storica dove le famiglie e l’educazione vengono sempre più volte meno.

Davanti a questi modelli, non possiamo lamentarci se la realtà ci pone davanti a problemi sociali ed esistenziali: le gravidanze indesiderate tra giovani che non si amano; maschietti che non sanno più prendersi responsabilità in amore e la superficialità verso le sfide della vita.

Già prima del 2010, da alcune sezioni romane della Destra più radicale, una Gioventù ribelle lanciava un monito sul cattivo utilizzo della televisione: “un mezzo del sistema per rimbambire giovani e meno giovani”. Mai tale previsione fu più giusta, in azioni concrete che lo provano.

Allora è lecito rilanciare uno slogan, cui sono molto affezionato: “VUOI COMBATTERE IL SISTEMA? SPEGNI IL TELEVISORE!”.

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