100 giorni di Giorgia, sul modello di Mario Draghi

Ogni volta che si commenta un governo di Centrodestra, viene il pensiero di un’occasione per cambiare le cose non sfruttata.

Ebbene, nei primi 100 giorni di governo Meloni, la sensazione è la stessa: avere tra i piedi una grande occasione, che puntualmente non è sfruttata. Basta vedere come si sta muovendo l’esecutivo, ovvero sulla falsa riga del governo guidato da Mario Draghi.

Non è una malignità dire tutto ciò, considerato come Giorgia Meloni stia mettendo in atto tutto ciò che tra le fila dell’opposizione aveva criticato. Gli esempi sono vari: gli elogi a Draghi; non voler esprimersi sugli sulla Magistratura; guardare al modello dell’Unione Europea e la considerazione della grande finanza.

Se doveva esserci cambiamento, questo non sta avvenendo. Lievitato il prezzo sugli alimenti. Non parliamo poi del costo del carburante, che oscilla tra 1.80 e 2.00 € al litro. Non parliamo delle bollette, raddoppiate. Anziani che si trovano una bolletta da 500 € di luce, non sapendo assolutamente a che santo votarsi per pagarle.

I sondaggi parlano di un Centrodestra con il vento a favore per le prossime regionali, nel Lazio e in Lombardia, ma la strada sembra dire altro. Il 12 e il 13 novembre ci sarà la prova del nome.

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